Imprenditore si diventa o si nasce? Non so che ne pensate voi, ma più li vedo e più penso che sia un dono naturale. È un po’ come quando si pensa che alla fine tutti noi possiamo diventare dei buoni giocatori di tennis. Se ti alleni, ti spacchi la schiena e cuoci la pelle sotto il sole, sì, alla fine potrai diventare un buon giocatore, ma senza quel tocco naturale non sarai mai un campione.
La parola imprenditore deriva dalla forza e dalla voglia che hai di intraprendere un’impresa. Dalla capacità di guardare avanti, oltre le difficoltà del contingente e scommettere che, si, ce la puoi fare nonostante tutto e nonostante tutti. Perché intraprendere un’impresa, significa credere ed investire in te stesso, prima di tutto il resto.
È a loro, ai nostri imprenditori, che dedichiamo questo libretto. Una dedica particolare vogliamo però farla alle imprese aquilane con cui siamo venuti in contatto dopo il terribile terremoto, in occasione di un bando a loro dedicato. Un ringraziamento inoltre, a tutte le colleghe e i colleghi che in Camera hanno lavorano dietro le quinte per realizzare tutte queste iniziative. Un saluto particolare infine ad Arianna Calegari e Francesca Torre, due giovani colleghe che si sono unite da poco al team della Camera e che hanno raccolto queste storie rimanendo, speriamo, contaminate.
Roberto Calugi, dirigente
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